Le verruche plantari sono un tipo di infezione del piede causata dal papilloma virus (HPV). Si tratta di piccole protuberanze cutanee ruvide, che possono essere dolorose. Le verruche plantari si diffondono attraverso il contatto diretto, sia con qualcuno che ha il virus, sia condividendo pavimenti, scarpe e calzini.
Il podologo si occupa della risoluzione attraverso vari trattamenti che possono includere farmaci e terapie. In questo articolo vediamo cosa sono le verruche plantari, come si presentano e come prevenirne la formazione.
Indice
Cosa sono le verruche plantari?
Le verruche plantari sono piccole protuberanze cutanee sui piedi causate dall’infezione da papilloma virus (HPV). Questo virus entra direttamente attraverso piccoli tagli, rotture sulla pianta dei piedi, oppure arriva allo strato spinoso della cute semplicemente dal contatto con il terreno infetto. In particolare le verruche compaiono sulle punte e sui talloni, le zone che sopportano maggiore pressione.
Le verruche plantari sono molto comuni, circa il 10% delle persone ne ha: si tratta di un’infezione che non rappresenta un problema di salute serio e spesso scompaiono senza trattamento. Chiunque può avere le verruche plantari, ma è più probabile nei seguenti casi:
- Bambini e adolescenti (circa il 10% e il 20%)
- Persone con un sistema immunitario debole
- Persone che soffrono di una malattia autoimmune
- Persone con età superiore ai 65 anni
- Persone che camminano scalzi in ambienti in cui è facile contrarre un virus, per esempio negli spogliatoi e nelle piscine.
In alcuni casi le verruche possono essere dolorose e, nel corso del tempo, modificare il modo di stare in piedi, camminare o correre. Questi cambiamenti alla postura o al movimento naturale possono causare dolore, disagio o stress nei muscoli, nei tessuti o nelle articolazioni dei piedi e delle caviglie.
Come si manifestano le verruche plantari?
Le verruche plantari si formano tipicamente sopra, intorno o tra le dita dei piedi, sulla punta dei piedi o sul tallone. A volte, le verruche plantari crescono insieme in un grande ammasso chiamato “verruca a mosaico“.
I principali sintomi di una verruca plantare includono:
- Una piccola escrescenza ruvida;
- Sulla pelle marrone e nera, l’escrescenza può essere più chiara rispetto alla pelle non affetta;
- Pelle dura e ispessita (callo) su un punto della pelle dove una verruca è cresciuta verso l’interno;
- Punti neri, che sono piccoli vasi sanguigni coagulati comunemente chiamati “semi di verruca”;
- Una crescita che interrompe le normali linee e creste nella pelle del piede;
- Dolore quando si cammina o si sta in piedi.
È fondamentale rivolgersi ad un podologo quando la verruca:
- Sanguina, è dolorosa o cambia forma o colore
- Persiste, si moltiplica o ritorna dopo essere guarita per un po’
- Il dolore interferisce con le attività
- Si soffre di diabete
- Scarsa sensibilità ai piedi
- Sistema immunitario debole a causa di farmaci immunosoppressori, HIV/AIDS o altri disturbi del sistema immunitario
- Non si è sicuri che sia una verruca.
Come si prendono le verruche plantari?
Le verruche plantari sono causate da un’infezione da HPV nello strato esterno della pelle: si sviluppano quando il virus penetra attraverso piccoli tagli, rotture o punti deboli sulla pianta del piede. L’HPV è molto comune ed esistono più di 100 tipi di virus, ma solo pochi causano verruche ai piedi. Altri tipi di HPV hanno maggiore probabilità di causare verruche su altre aree della pelle o sulle mucose.
Potrebbero essere necessari dai due ai sei mesi dopo l’esposizione all’HPV perché compaiano le verruche plantari e se non trattate possono durare da pochi mesi a 2 anni nei bambini e diversi anni negli adulti.
Le verruche plantari sono contagiose: si diffondono dal contatto diretto con l’HPV, attraverso il contatto pelle a pelle o la condivisione di oggetti come scarpe, calzini e asciugamani. L’HPV può diffondersi anche attraverso superfici infette, soprattutto se calde o bagnate. Per questo motivo si consiglia di utilizzare sempre scarpe o infradito in palestra, in una piscina pubblica, in una sauna o altri luoghi pubblici.
Come prevenire la formazione di verruche sotto ai piedi?
Esistono dei modi per ridurre il rischio di sviluppare le verruche plantari:
- Evitare il contatto diretto con le verruche. Questo include le proprie verruche: bisogna lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato una verruca.
- Mantenere i piedi puliti e asciutti.
- Indossare ciabatte o altre protezioni quando si cammina in piscina, negli spogliatoi o nelle docce delle palestre.
- Non toccare o graffiare le verruche.
- Quando si usa una limetta o un tagliaunghie sulle verruche, utilizzarne un altro sulle unghie sane.
- Non condividere oggetti personali come asciugamani, salviette, scarpe, calzini o tagliaunghie.
- Indossare calzini puliti di cotone o lana che assorbono l’umidità.
- Fare il vaccino contro l’HPV.
Come riconoscere le verruche plantari
Il podologo di solito diagnostica la verruca plantare osservandola o tagliando lo strato superiore con un bisturi per controllare la presenza dei punti neri, ovvero i vasi sanguigni coagulati. In caso di dubbio potrebbe anche consigliare di effettuare un esame istologico.
Come curare le verruche plantari
La maggior parte delle verruche plantari sono innocue e scompaiono senza trattamento, anche se potrebbero essere necessari un anno o due nei bambini e anche di più negli adulti. Per eliminare subito le verruche si può utilizzare uno o più dei seguenti trattamenti:
- Crioterapia: effettuata da dermatologo, eseguita in una clinica, prevede l’applicazione di azoto liquido sulla verruca, con uno spray o un batuffolo di cotone. Il congelamento provoca la formazione di una vescica attorno alla verruca e il tessuto morto si stacca entro una settimana circa. La crioterapia può anche stimolare il sistema immunitario e combattere le verruche virali.
- Acido salicilico: tramite questa sostanza si può rimuovere una verruca strato per strato.
Se questi trattamenti non funzionano, il podologo può suggerire:
- Intervento chirurgico minore. Viene tagliata via la verruca utilizzando un ago elettrico (elettrodessiccazione e curettage). Questo metodo può essere doloroso perché comporta il rischio di cicatrici: se si trova sulla pianta del piede, può essere dolorosa anche per anni.
- Medicina vescicante. Si applica la cantaridina che provoca una vescica sotto la verruca e dopo circa una settimana si rimuove la verruca morta.
- Terapia immunitaria. Questo metodo utilizza farmaci o soluzioni per stimolare il sistema immunitario a combattere le verruche virali. Viene iniettata nelle verruche una sostanza estranea (antigene) o applicata una soluzione o una crema.
- Trattamento laser. Il trattamento con laser a colorante pulsato brucia i piccoli vasi sanguigni chiusi (cauterizzandoli). Il tessuto infetto alla fine muore e la verruca cade. Questo metodo deve essere ripetuto ogni 2 o 4 settimane, fino alla scomparsa della verruca.
Verruche plantari: conseguenze e complicazioni
Le prospettive per le persone con verruche plantari sono buone, non ci sono particolari complicazioni. Attraverso il trattamento podologico si può risolvere la verruca in maniera definitiva. Ciononostante se ne potrebbero sviluppare altre nella stessa posizione o in altre parti del piede. Il podologo tratta direttamente le verruche attraverso metodi incruenti che portano alla risoluzione definitiva.
Solo nel caso in cui le verruche plantari causano dolore è necessario rivolgersi al podologo perché c’è il rischio di alterare la normale postura o andatura, spesso senza rendersene conto, e causare disagio muscolare e/o articolare.
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