L’unghia del piede si definisce “incarnita” quando la lamina ungueale cresce nella pelle circostante, provocando dolore e infiammazione. Può essere causato da un taglio non corretto dell’unghia, da una scarpa non adatta o da un appoggio del piede scorretto. Si tratta del problema più comune su cui interviene il podologo che rimuove il segmento di unghia incarnitosi, per guidare la lamina in una corretta ricrescita e risolvere il disagio.
In questo articolo vediamo cosa sono le unghie incarnite, come si presentano, quali sono le cause, come trattarle e come prevenirne la formazione.
Indice
Cosa s’intende con unghia incarnita?
L’unghia incarnita, nota anche come onicocriptosi o unguius incarnatus, è il problema dell’unghia più comune riscontrato in podologia, medicina generale di famiglia e dermatologia. Si verifica quando la lamina ungueale cresce nella pelle circostante del dito e provoca infiammazione e infezione. Colpisce principalmente l’unghia dell’alluce del piede, può verificarsi su uno o entrambi i bordi dell’unghia e, se non trattata, provoca notevole dolore, disagio e disabilità.
Circa il 2,5–5% della popolazione generale soffre di unghia incarnita. Si può presentare a qualsiasi età, ma è più comune nei bambini e nei giovani adulti di età compresa tra 10 e 20 anni e negli anziani di età compresa tra 50 e 60 anni. Inoltre, le persone con diabete, cattiva circolazione sanguigna o ridotta sensibilità dei piedi hanno maggiori probabilità di soffrire di onicocriptosi grave.
Le unghie incarnite rappresentano circa il 20% di tutti i problemi ai piedi. Negli ultimi anni sembra che l’incidenza e la prevalenza di questo disturbo sia in aumento: probabilmente a causa dei cambiamenti nello stile di vita, come ad esempio l’attività fisica. I picchi di incidenza si riscontrano negli adolescenti e nei giovani adulti con una netta predominanza maschile.
Come si presenta un’unghia incarnita?
I sintomi di un’unghia incarnita possono includere:
- Punta dura al tatto
- Gonfiore o arrossamento intorno all’unghia
- Pus o secrezione (in presenza di un’infezione)
- Punta calda
- Dolore quando si indossano scarpe, si cammina o si esercita pressione sul piede o sulla punta.
L’unghia incarnita può presentare, a seconda dei casi, 3 stadi:
- I stadio: la piega ungueale e la punta diventano gonfie e rosse, con dolore che peggiora con la pressione.
- II stadio: i sintomi sono gli stessi di un’unghia incarnita lieve ma con un’infezione. Potrebbero verificarsi sanguinamento o secrezione e tessuto rosso e irregolare attorno alla parte interessata.
- III stadio: oltre ai sintomi di un’unghia incarnita moderata, il dito presenta un’infiammazione cronica con formazione di granuloma nel punto in cui l’unghia si inserisce nella pelle.
Quali sono le cause di un’unghia incarnita?
I fattori che portano alla formazione di un’unghia incarnita sono diversi e possono essere più di uno contemporaneamente. Tra i fattori principali che aumentano il rischio abbiamo:
- Taglio delle unghie errato: tagliare l’unghia del piede in modo curvo anziché dritto o tagliarla troppo corta può far crescere l’unghia verso l’interno;
- Calzature inadeguate: scarpe troppo strette o che non si adattano correttamente alla punta;
- Trauma al dito del piede: lesioni, come schiacciamento delle dita dei piedi o qualcuno che le calpesta accidentalmente;
- Obesità: l’aumento dei tessuti molli nei piedi può significare che le scarpe sono troppo strette, mentre il peso in più può esercitare una maggiore pressione sulle pieghe delle unghie;
- Condizioni patologiche sottostanti: diabete, patologie tiroidee e disturbi renali possono gonfiare i piedi, aumentando la pressione sulle dita;
- Forma anomala delle unghie o delle dita dei piedi: unghie a tenaglia o a tromba o anomalie ossee nelle dita dei piedi;
- Iperidrosi: la sudorazione eccessiva può rendere la lamina ungueale e il tessuto circostante troppo molli;
- Infezione fungina: queste infezioni possono causare l’ispessimento o l’allargamento dell’unghia;
- Onicotillomania: il bisogno di mordere o masticare le unghie dei piedi, o di tirarle e stuzzicarle, può causare danni alle unghie, favorendo la crescita nella pelle e l’infezione;
- Assunzione di farmaci: in particolare gli inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico (come gefitinib, cetuximab, ecc).
Come prevenire l’unghia incarnita?
Per ridurre il rischio che si sviluppi un’unghia incarnita si possono adottare alcuni accorgimenti nella vita quotidiana. Ad esempio:
- Tagliare le unghie dei piedi dritte: è fondamentale tagliare le unghie dei piedi correttamente, ovvero non arrotondare i bordi dell’unghia e non tagliarle troppo corte. Se si ha difficoltà a tagliare le unghie, chiedere aiuto al podologo.
- Indossare scarpe comode che non stringano tra loro le dita dei piedi: le scarpe larghe o aperte sono le migliori. Se si indossano i tacchi, sarebbe meglio usare un’ammortizzazione per evitare che il piede scivoli in avanti nella scarpa e comprima le dita.
- Mantenere i piedi puliti e asciutti: lavare i piedi regolarmente e cambiare più spesso i calzini se i piedi sudano.
- Trattare correttamente le patologie sottostanti.
Unghia incarnita: come riconoscerla?
La diagnosi di un’unghia incarnita è molto semplice: si basa sulle caratteristiche cliniche e non richiede alcun test di laboratorio o radiografico. Quasi tutti i pazienti infatti presentano dolore alle dita dei piedi che può creare un disagio crescente in base ai sintomi e allo stadio dell’unghia, che vanno dalla semplice difficoltà a camminare alla completa incapacità di deambulare.
Come curare un’unghia incarnita?
Il podologo può raccomandare uno o più trattamenti, a seconda della gravità dell’unghia incarnita, della sua causa e dell’eventuale presenza di altre patologie. Le lesioni allo stadio 3 potrebbero richiedere anche un intervento chirurgico: è quindi molto importante evitare che la situazione peggiori sino a questo punto, iniziando prima un percorso di cura.
Per le unghie incarnite lievi, il podologo consiglia di:
- Immergere il piede in acqua tiepida con sale 3–4 volte al giorno per 3–4 minuti
- Mantenere il piede il più asciutto possibile quando non è in ammollo
- Indossare scarpe comode o sandali per dare alle dita dei piedi molto spazio
- Medicare con betadine
- Utilizzare il filo interdentale per separare delicatamente il bordo dell’unghia incarnita dalla pelle e tamponare per tenerlo lontano dalla pelle
Per le unghie incarnite più gravi con un’infezione in corso, il podologo potrebbe anche raccomandare un trattamento chirurgico. Tendenzialmente le procedure chirurgiche per le unghie incarnite vengono eseguite in anestesia locale e dopo l’intervento si consiglia l’applicazione di una pomata antibiotica sulla ferita. Se si tratta di una ferita particolarmente dolorosa, la persona può anche richiedere gli antibiotici per via orale.
Il recupero da un intervento chirurgico di questo tipo richiede alcune settimane. Tuttavia, potrebbero essere necessari 2-4 mesi affinché l’unghia ricresca totalmente. Alcune procedure chirurgiche che comportano la rimozione di parti del letto ungueale possono impedire la ricrescita dell’unghia.
Unghia incarnita: conseguenze e complicanze
L’unghia incarnita, se trascurata, può portare alla formazione di infiammazioni e infezioni più o meno profonde a carico del piede, causando nei casi più gravi ascessi (paronichia), infezione sistemica e sepsi.
In particolare, in presenza di altre patologie, come per esempio il diabete, le complicanze di un’unghia incarnita possono essere “pericolose” dato che la circolazione sanguigna è compromessa. Per questo motivo, bisogna fare molta attenzione e curare i proprio piedi, ogni lesione (anche solo un taglio scorretto) può provocare delle infezioni molto serie.
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FONTE IMMAGINE
nhslanarkshire.scot.nhs.uk