Si parla di onicomicosi quando un fungo intacca le unghie di mani e piedi provocando uno scollamento, un ispessimento ed un cambio di colore della lamina. Rappresenta circa la metà delle malattie delle unghie: la diagnosi si basa sull’aspetto e su alcuni test di laboratorio.
Il podologo interviene pulendo l’unghia, eliminando la parte infetta ed effettuando una terapia locale che il paziente può seguire a casa, valutando anche con il medico un’eventuale terapia orale. In questo articolo vediamo meglio cosa si intende per onicomicosi, quali sono le cause e come prevenirne la formazione.
Indice
Cos’è l’onicomicosi?
L’onicomicosi, conosciuta anche come tinea unguium, è un’infezione fungina della lamina ungueale, del letto ungueale o di entrambi. Possono essere colpite le unghie dei piedi o delle mani, ma è più comune per le unghie dei piedi. L’infezione può essere di 3 tipi:
- Subungueale distale, con ispessimento e ingiallimento dell’unghia e accumulo di cheratina e detriti sotto l’unghia;
- Subungueale prossimale, che si manifesta con la comparsa di chiazze diffuse, oppure striature; o
- Superficie bianca, con diffusione di scaglie di colore bianco sotto la superficie dell’unghia.
L’onicomicosi si verifica nel 10% della popolazione adulta, ma è più comune negli anziani; la prevalenza è del 20% nelle persone di età superiore ai 60 anni e del 50% in quelle di età superiore ai 70 anni. I maschi sono colpiti più spesso delle femmine ed è più comune nei fumatori.
Quali sono i sintomi dell’onicomicosi?
Il sintomo più comune di un’infezione fungina delle unghie è che l’unghia diventa ispessita e scolorisce: bianca, nera, gialla o verde. Man mano che l’infezione progredisce, l’unghia può diventare fragile, con pezzi che si staccano o unghie che si staccano completamente. L’onicomicosi colpisce le unghie dei piedi più spesso delle unghie delle mani a causa della loro crescita più lenta, del ridotto apporto di sangue e del frequente confinamento in ambienti bui e umidi.
Se i funghi delle unghie non vengono trattati, la pelle sotto e intorno all’unghia può infiammarsi e diventare dolorosa. Potrebbero anche essere presenti macchie bianche o gialle sul letto ungueale o pelle squamosa accanto all’unghia dall’odore cattivo. Di solito non c’è dolore o altri sintomi fisici, a meno che la malattia non sia grave.
Come si prende l’onicomicosi?
La causa più frequente di onicomicosi è un’infezione fungina che si sviluppa sulle unghie. In particolare, i funghi delle unghie sono causati dai dermatofiti che sono dei funghi che normalmente vivono a contatto con la pelle e le unghie senza creare disturbi. Può succedere che questi funghi iniziano a replicarsi in maniera incontrollata dando origine alle infezioni, soprattutto in luoghi caldi e umidi: per questo motivo si sviluppano soprattutto nelle unghie dei piedi, i quali sono esposti al calore e all’umidità delle calze e delle scarpe.
Tra i principali dermatofiti che causano l’onicomicosi rientrano il Trichophyton rubrum, il Trichophyton mentagrophytes ed l’Epidermophyton floccosum. I dermatofiti sono identificati nel 90% delle onicomicosi delle unghie dei piedi e nel 50% delle onicomicosi delle unghie delle mani. Anche la Candida albicans rappresenta il 2% delle onicomicosi, che si verificano soprattutto nelle unghie.
Inoltre, il rischio di onicomicosi è da 1,9 a 2,8 volte più elevato nelle persone con diabete e nei pazienti con infezione da virus dell’immunodeficienza umana, la prevalenza varia dal 15% al 40%. Si verifica più facilmente anche nelle persone con unghie distorte, storia di traumi ungueali, predisposizione genetica, iperidrosi, infezioni fungine concomitanti e psoriasi.
Come prevenire l’onicomicosi
Per prevenire la comparsa di funghi sulle unghie dei piedi e delle mani è possibile seguire alcune indicazioni nella vita di tutti i giorni. I consigli per prendersi cura delle proprie unghie sono:
- Tenere pulite le unghie di mani e piedi
- Tagliare le unghie corte
- Evitare di camminare scalzi
- Indossare scarpe comode, non strette e che garantiscano una buona aerazione (per esempio i sandali)
- Cambiare i calzini quando sono bagnati e sudati
- Usare una polvere antimicotica sui piedi
Come riconoscere un fungo dell’unghia?
La diagnosi per l’onicomicosi viene generalmente sospettata in base all’aspetto e confermata da test di laboratorio, perché può essere confusa con altre malattie che presentano sintomi molto simili, come psoriasi, lichen planus e dermatite da contatto. La differenziazione da queste patologie è molto importante perché le terapie differiscono.
Il medico effettua l’esame microscopico diretto e colturale per riscontrare i filamenti fungini ed identificare il micete in causa. L’esame può essere supportato da PCR (reazione a catena della polimerasi) e biopsia. Sebbene più costosa, la PCR è diventata infatti una delle tecniche più comuni per confermare la diagnosi di onicomicosi, soprattutto se le colture sono negative o è necessaria una diagnosi definitiva. Può essere utile anche l’esame istopatologico dei ritagli di unghie colorati con PAS e dei detriti subungueali.
Come curare l’onicomicosi
L’onicomicosi se non si tratta peggiora: molti casi sono asintomatici o lievi ed è improbabile che causino complicazioni. Inoltre, i farmaci orali che rappresentano i trattamenti più efficaci contro i funghi delle unghie possono potenzialmente causare epatotossicità e gravi interazioni farmacologiche. Per esempio il farmaco antifungino terbinafina assunto per via orale sembra essere il più efficace (ha un tasso di guarigione del 75 all’80%), ma è associato a problemi al fegato.
Il podologo potrebbe anche tagliare le unghie colpite da onicomicosi durante il trattamento e consigliare l’utilizzo di uno smalto topico antifungino per unghie, sono previsti diversi controlli per la risoluzione. La terapia locale associata alla terapia orale può aiutare il tasso di guarigione.
Infine, per limitare le ricadute si consiglia di tagliare le unghie corte, asciugare bene i piedi dopo il bagno, indossare calzini assorbenti e usare polvere antifungina per i piedi. Le scarpe vecchie possono ospitare un’alta densità di spore e, se possibile, non dovrebbero essere indossate.
Funghi dell’unghia: complicanze e conseguenze
L’onicomicosi se non viene trattata correttamente potrebbe indurre lo sgretolamento dell’unghia o, addirittura, provocare l’onicolisi, ovvero la perdita dell’unghia. Trascurare un’onicomicosi porta ad un eccessivo ispessimento delle lamine con conseguente dolore e successivamente infiammazione del letto ungueale.
Il rischio di complicazioni è più elevato nelle persone con diabete: le terminazioni nervose ed il circolo ematico possono essere compromessi, per cui anche un’infezione da parte dei batteri può provocare serie conseguenze come sepsi, perdita dell’unghia, danno tissutale e osteomielite.
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